San Sebastiano e Bisegna
nel Parco Nazionale d'Abruzzo
Lo splendido e rigoglioso bosco delle montagne di Bisegna, faggeti secolari che svettano verso il nitido cielo azzurro, creando una visione magica, riposante e rinfrescante. Inizia dalla Valle di Fonte d'Appia, dal lato di San Sebastiano e dalla Valle Ombrosa, subito dopo Bisegna, per infittirsi sulle montagne di Pietre Gentili, della Fossa, del Prato del Lupo e di "Terra d'Egna", per scendere verso la Valle Fontillo, nel territorio di Pescasseroli.
A Fonte d'Appia e' possibile rinfrescarsi e dissetarsi con l'acqua purissima e gelida - ma si consiglia di attendere un po' prima di berla, onde evitare possibili congestioni- che, saggiamente incanalata dai nostri 'antichi', gorgoglia dalla fonte e riempie le due vasche destinate ad abbeveratoio per gli ovini e bovini che sempre hanno popolato i verdi prati delle nostre montagne, nonche' per gli animali da soma che, numerosi, salivano scarichi lungo il 'vallone scuro' (cosi' denominato per la fitta vegetazione) o verso le Pietre Gentili, scendendone con le some di legna da vendere nei paesi vicini o da accatastare per il lungo e rigido inverno. Ora la fonte disseta soltanto i turisti che si immergono nella natura, dove l'unico rumore e' quello prodotto dai loro passi lungo i sentieri resi impervi dalle piogge e dalle nevi.